2018
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Riso, "Bruma" ai nastri di partenza

Grazie al monitoraggio promosso nelle province di Novara e Vercelli, in Piemonte riparte la lotta al brusone

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Il monitoraggio è volto ad individuare dove e quando si verificano le condizioni che aumentano il rischio di infezione da brusone

Fonte immagine: © Tim UR - Fotolia

Anche quest'anno l'Ente nazionale risi coordinerà "Bruma" (Applicazione di strumenti di supporto alle decisioni per la protezione del riso da Pyricularia oryzae in Piemonte), il monitoraggio promosso da un gruppo di enti piemontesi nelle province di Novara e Vercelli.

Se ne è parlato lo scorso 30 maggio durante un meeting riservato del Servizio fitosanitario piemontese, il coordinamento seminativi della Regione Piemonte: davanti ai responsabili della difesa fitosanitaria regionale, ai tecnici responsabili dell'assistenza tecnica alle aziende, ed ai tecnici delle ditte agrochimiche, Simone Silvestri, coordinatore del progetto, ha esposto i risultati 2017 e le attività che si svolgeranno quest'anno.
Dal confronto scaturito in seguito è emerso l'interesse per un'iniziativa che riesce a fornire un immediato ed utile aiuto alle aziende risicole ed ai tecnici che le seguono per posizionare al meglio i trattamenti fungicidi seguendo le indicazioni sulla sostenibilità del Psr regionale.

"In un periodo di crisi della redditività per la risicoltura, i trattamenti eseguiti al massimo della loro efficacia potenziale consentono anche un vantaggio economico" ha osservato Silvestri.
Al termine della presentazione, il ricercatore ha invitato i tecnici presenti a collaborare con il team segnalando possibili focolai di malattia: un invito esteso anche ai tecnici della provincia di Alessandria e Biella dove al momento non son ancora state attivate captaspore.
Federico Spanna, responsabile del settore di agrometereologia della Regione Piemonte e responsabile scientifico del progetto, ha invece auspicato che "Bruma" possa coprire totalmente la regione, coinvolgendo tutte le istituzioni. Le attività di controllo inizieranno dal prossimo 18 giugno.

Come ogni anno, sarà diffuso un bollettino che è possibile consultare sul sito dell'Ente nazionale risi. La segnalazione potrà arrivare anche attraverso sms (tutti i risicoltori che intendono usufruire del servizio del bollettino brusone direttamente sul cellulare e non sono già iscritti al servizio Sms devono richiedere il servizio a s.silvestri@enterisi.it o al numero 3667782826).
 

Quando, dove, come e perché monitorare

Il monitoraggio è volto ad individuare dove e quando si verificano le condizioni che aumentano il rischio di infezione da brusone, attraverso una rete di captaspore che misura la presenza di spore di Pyricularia oryzae nell'aria. Il fungo provoca il "brusone fogliare" (a fine giugno-luglio) ed il "mal del collo" (agosto).
La comparsa e la diffusione delle infezioni sono fenomeni di non semplice previsione, essendo variamente correlabili a: inoculo infettivo aereo; condizioni meteorologiche; resistenza varietale; caratteristiche pedologiche e territoriali; pratiche agronomiche. Grazie ad un team di esperti in grado di affrontare questa problematica con un approccio metodologico integrato, sarà possibile offrire un adeguato ed affidabile supporto decisionale a tecnici e risicoltori.

Ente nazionale risi, oltre a far parte e coordinare il pool di esperti responsabili della stesura del bollettino, realizza campi sentinella seminati con varietà a diverso grado di suscettibilità al brusone tipiche del territorio novarese e vercellese. Questi campi, localizzati nel raggio d'azione dei sei captaspore, consistono in appezzamenti in cui non vengono eseguiti i normali trattamenti fungicidi. Ogni tre giorni, i tecnici dell'Ente svolgeranno rilievi approfonditi nei campi sentinella per individuare e quantificare le eventuali manifestazioni di sintomi della malattia. Tali sintomi, convertiti in valori di una apposita scala, saranno incrociati con i valori relativi alla presenza di spore ottenuti dall'analisi al microscopio dei nastri del captaspore ed all'indice di rischio potenziale d'infezione ottenuto dalla simulazione del modello. Questi tre parametri concorrono a quantificare i valori di segnalazione di rischio emessi con il bollettino.

Il bollettino consiste in valori di rischio infezione da brusone suddivisi per zona di rilevamento da 0 a 3 e le postazioni di monitoraggio sono Olcenengo (Vc), San Giacomo V.se (Vc), Trino V.se (Vc), Terdobbiate (No), Nibbia (No), Cameriano (No). I bollettini saranno emessi dal 18 giugno al 10 agosto ogni lunedì e giovedì; l'ultimo bollettino sarà emesso il 17 agosto.

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