2004
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VINITALY HA CHIUSO CON 137MILA VISITATORI

Grande successo della manifestazione di Veronafiere

I visitatori esteri aumentati del 13%. Il presidente Castelletti: «Risultati che premiano lo sforzo organizzativo della struttura e della città»

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Circa 137mila i visitatori che sono accorsi alla 38ª edizione di Vinitaly, un numero che decreta un aumento delle presenze del 5% rispetto allo scorso anno. I visitatori esteri sono stati 27mila da 85 Paesi (+ 13% sul 2003), mentre gli espositori si sono attestati a circa 4mila (+ 4%), di cui 300 esteri (+ 32%) da 31 Paesi, utilizzando una superficie espositiva netta di 73.700 metri quadrati (+10%). I giornalisti hanno raggiunto quota 2.400 provenienti da 60 Paesi.

Un Vinitaly da ricordare, dunque, che ha messo d’accordo espositori e operatori - il “migliore degli ultimi 20 anni” secondo Gianni Zonin, che conferma la sua importanza nel panorama internazionale fieristico come punto di incontro tra produttori vitivinicoli, distributori, ristoratori e importatori di tutto il mondo, una piazza di confronto ed un crocevia di affari e di idee in grado di accompagnare e di guidare il rilancio del settore.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati della manifestazione - commenta Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere - e della grande presenza istituzionale che premiano lo sforzo organizzativo compiuto dalla struttura e anche dalla città, coinvolta come non mai nel successo dell’iniziativa.
L’obiettivo di consolidare e  migliorare quanto fatto lo scorso anno è stato realizzato e rappresenta uno stimolo per fare ancora meglio il prossimo anno. Oltre ai contatti si sono conclusi contratti, si sono rivisti in gran numero gli operatori esteri, i servizi sono stati efficienti e puntuali.
“Un successo -  prosegue - che vogliamo esportare all’estero, perché Vinitaly deve vivere anche per gli altri 360 giorni dell’anno. Per questo abbiamo organizzato Vinitaly Moscow il prossimo 24 giugno, Vinitaly US Tour il 26 ed il 28 ottobre a Miami e San Francisco, e Vinitaly China dal 24 al 26 novembre. Vogliamo essere un supporto per le imprese nella loro strategia di internazionalizzazione e nella conquista di nuovi mercati”.

I giudizi degli espositori sono positivi. “L’organizzazione è migliorata sia all’esterno che nei servizi -  osservano al Giv (Gruppo italiano vini) – e anche i nostri clienti sono stati contenti".

Anche i visitatori non professionali hanno dimostrato quest’anno una maggiore qualità della presenza. Merito in parte degli eventi organizzati per gli appassionati nell’ambito di Vinitaly for you al Palazzo della Gran Guardia in centro città.

Merito però anche di una crescita della cultura del vino fra i consumatori, che per questo si affacciano agli stand con la voglia di conoscere e non solo di bere.

Gianni Zonin non ha dubbi: “Si tratta del migliore Vinitaly degli ultimi 20 anni per organizzazione e presenza di operatori italiani e stranieri”.

Per Jacopo Biondi Santi "la Fiera è andata oltre le aspettative ed è stata all’insegna della qualità. Erano presenti quasi tutti gli operatori, soprattutto italiani, ma non sono mancate nemmeno le partecipazioni dall’estero. E’ un buon segnale, che dimostra un mercato in movimento dopo i primi due mesi e mezzo dell’anno poco entusiasmanti. Nel mercato però -  conclude - rimangono ancora troppi vini e vignaioli improvvisati”.

Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico, commenta: “E’ stato il Vinitaly che tutti attendevano, il Vinitaly della positività, che è l’atteggiamento ideale di ogni imprenditore piccolo o grande che sia. L’augurio per il prossimo anno è che si realizzi una manifestazione priva di qualsiasi battaglia sui prezzi del vino”.

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