Mosca dell'olivo: da fine estate è bene trattare
Un parassita alla volta: tutte le sostanze attive presenti nei formulati autorizzati contro Dacus oleae o, a seconda delle registrazioni, su Bactrocera oleae
Parassita chiave dell'olivo, la mosca è conosciuta e viene riportata nelle etichette autorizzate o come Dacus oleae o come Bactrocera oleae. Quindi, il presente articolo è stato elaborato tramite una doppia ricerca per entrambe le diciture ufficiali. Così operando, ammontano a 12 le sostanze attive contenute nei 76 formulati autorizzati su questo parassita dell'olivo.
Ciclo del parassita
Fin dall'estate si possono verificare voli di adulti, ma solo da inizio autunno le drupe in via di maturazione sono esposte significativamente all'attacco larvale della mosca dell'olivo.
Approfondendosi nella polpa delle drupe le larvette innescheranno una serie di danni di cui solo una parte sono di tipo fisico, cioè le perforazioni vere e proprie. Il danno peggiore, infatti, è dovuto alle alterazioni subite dalla polpa stessa, la quale assumerà odori e sapori non consoni alla produzione di olio di qualità.
Gli insetticidi disponibili contro la Mosca dell'olivo
A seguire sono riportate le sostanze attive contenute nei formulati commerciali al 18 luglio 2024 riportati su Fitogest® come autorizzati in Italia su olivo (in produzione) contro la mosca dell'olivo (Dacus oleae o Bactrocera oleae).
Alcune di queste sono utilizzate nelle trappole cosiddette "Attract & Kill", contenenti proteine idrolizzate e un insetticida. Le prime attirano l'adulto di mosca, mentre il secondo lo uccide. Tale soluzione viene particolarmente apprezzata poiché non appesantisce il profilo residuale delle olive, quindi dell'olio, minimizzando al contempo anche l'impatto sull'entomofauna utile.
Nell'elenco che segue, fra parentesi viene riportato il numero di formulati esistente per ogni sostanza attiva, con indicati anche gli intervalli di sicurezza (PHI). NN sta per "non necessario".
Nota bene: gli intervalli di sicurezza possono variare in funzione dei formulati, quindi si consiglia di consultare sempre attentamente l'etichetta dello specifico prodotto che si intende utilizzare. L'asterisco indica infine che i prodotti contenenti quella sostanza attiva sono autorizzati anche in agricoltura biologica.
Come consiglio generale, si avanza quello di utilizzare formulati contenenti sostanze attive dai modi d'azione complementari, al fine di ostacolare l'insorgenza di eventuali fenomeni di resistenza:
- acetamiprid (2 formulati, PHI 7 o 21 giorni);
- azadiractina A (1 formulato, PHI 3 giorni)*;
- Beauveria bassiana - ceppo ATCC 74040 (2 formulati, PHI NN)*;
- ciantraniliprole (1 formulato, PHI 7 giorni);
- cipermetrina (10 formulati, PHI NN per uso in trappola, 3 giorni per applicazioni fogliari);
- deltametrina (33 formulati, PHI NN per uso in trappola e 7 giorni pe applicazioni fogliari);
- estratto di piretro (13 formulati, PHI 1 giorno)*;
- flupyradifurone (1 formulato, PHI 14 giorni);
- lambda cialotrina (2 formulati, PHI NN per uso in trappola, 14 giorni per applicazioni fogliari);
- olio minerale (3 formulati, PHI NN o 20 giorni)*;
- proteine idrolizzate (5 formulati, PHI NN)*;
- spinosad (3 formulati, PHI 7 giorni)*.
Nota: per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest®.
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