Sputacchina dell'olivo: le soluzioni contro Philaenus spumarius
Un parassita alla volta: Philaenus spumarius è il principale vettore di Xylella fastidiosa. Quali insetticidi si possono impiegare su olivo per controllarlo
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Un parassita alla volta: la sputacchina dell'olivo
Fonte immagine: AgroNotizie® (modificata)
Da oltre dieci anni chi coltiva olivo ha un parassita in più da controllare, ossia Philauenus spumarius, noto anche come sputacchina. Ciò non tanto per i danni che provoca alle piante con le punture del proprio apparato boccale, bensì per la trasmissione di Xylella fastidiosa, agente del disseccamento degli olivi.
Purtroppo, che tale insetto dovesse essere controllato con insetticidi lo si è scoperto tardivamente, dovendo per giunta affrontare le barricate dei soliti no-pesticidi che sulla tragedia Xylella non hanno esitato a speculare.
In realtà, per una coltura a basso impatto fitosanitario come l'olivo l'aggiunta di uno o due applicazioni insetticide all'anno ben poco sposta la pressione complessiva della difesa, ma quando la ragione dorme, i mostri dilagano.
Con buona pace degli haters della chimica agraria, però, di soluzioni atte a controllare il vettore della Xylella ve ne sono diverse, sebbene poche quanto a numero assoluto. Il loro uso, ovviamente, non risolve da solo il problema, ma per lo meno permette di rallentare la diffusione del patogeno.
Anche alcune pratiche agronomiche possono contenere il vettore, come per esempio il controllo chimico o meccanico della flora erbacea presente negli oliveti sulla quale la Sputacchina di solito compie la prima parte del suo ciclo in primavera.
Gli insetticidi disponibili
A seguire sono riportate le 6 sostanze attive contenute nei 18 formulati commerciali al 12 febbraio 2025 riportati su Fitogest® come autorizzati in Italia su olivo (in produzione) contro Philaenus spumarius, o sputacchina. Fra parentesi viene riportato il numero di formulati esistente per ogni sostanza attiva e/o miscela, con indicati anche gli intervalli di sicurezza (PHI). NN sta per "non necessario".
Nota bene: gli intervalli di sicurezza possono variare in funzione dei formulati, quindi si consiglia di consultare sempre attentamente l'etichetta dello specifico prodotto che si intende utilizzare.
L'asterisco indica infine che i prodotti contenenti quella sostanza attiva sono autorizzati anche in agricoltura biologica.
Come consiglio generale, si avanza quello di utilizzare formulati contenenti sostanze attive dai modi d'azione complementari, al fine di ostacolare l'insorgenza di eventuali fenomeni di resistenza:
- acetamiprid (1 formulato; PHI 21 giorni);
- deltametrina (3 formulati; PHI 7 giorni);
- estratto di piretro (9 formulati; PHI 1 giorno)*;
- flupyradifurone (1 formulato; PHI 14 giorni);
- sali di potassio degli acidi grassi (3 formulati; PHI NN, 3 giorni)*;
- spinetoram (1 formulato; PHI 21 giorni; utilizzabile sino al 30 dicembre 2025).
Nota: per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest®.
In caso fossero sfuggiti alla ricerca alcune sostanze attive, si prega le aziende distributrici dei formulati che le contengono di segnalarlo cortesemente alla redazione di AgroNotizie®: redazione@agronotizie.it.
Disclaimer
AgroNotizie® condivide lo stato dell'arte dello scibile fitosanitario disponibile, coltura per coltura e avversità per avversità. Non è intenzione né ruolo di AgroNotizie® svolgere un ruolo di consulente fitosanitario dando indicazioni tecniche a favore di un prodotto anziché l'altro. Anche perché ogni azienda agricola e ogni situazione di campo è storia a sé e non può essere affrontata tramite consigli online. In tal senso, si consiglia quindi di rivolgersi a professionisti che hanno fatto dell'assistenza tecnica la propria professione.