2025
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Vite da vino: cinque campioni scendono in campo

Contro peronospora e oidio Corteva Agriscience propone Zorvec Vinabria e Zorvec Vinabel, ai quali si affiancano Talendo® e Talendo® Extra per il controllo dell'oidio. A Closer® viene invece affidata la difesa dagli insetti parassiti

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La gamma Corteva agriscience per la viticoltura professionale (Foto di archivio)

Fonte immagine: © lunamarina - Adobe Stock

Non colpiscono in egual misura a seconda delle stagioni e delle aree geografiche, ma peronospora e oidio restano una costante preoccupazione per ogni viticoltore professionale che miri a vendemmie e a vini di qualità.

 

A queste due patologie chiave si aggiungono gli insetti parassiti ad apparato boccale pungente-succhiante come cicaline e cocciniglie, capaci di danneggiare la coltura con le proprie attività trofiche, veicolando in alcuni casi anche patogeni pericolosi come avviene nel caso di Scaphoideus titanus, vettore della flavescenza dorata.

 

Peronospora e oidio: le due avversità chiave della vite 

Gli andamenti  stagionali degli ultimi anni hanno evidenziato una metamorfosi climatica che ha reso costanti alcune condizioni meteo che solo pochi decenni fa venivano considerate anomale. Ciò ha imposto di modificare i programmi fitosanitari, ponendo maggiore attenzione verso patogeni e parassiti divenuti ovunque più aggressivi e dannosi rispetto al passato. 

 

Se l'oidio era infatti percepito come malattia prevalente delle regioni calde e asciutte meridionali, oggi è divenuto patogeno chiave anche in molte aree del Nord Italia. Viceversa, nelle aree calde e asciutte la peronospora era considerata secondaria rispetto all'oidio, salvo moltiplicare la propria presenza grazie a temperature e piovosità più favorevoli in alcune specifiche fasi dell'anno. 

 

Zorvec Vinabria e Zorvec Vinabel: gli assi da calare nei momenti chiave per la peronospora

 

I danni da peronospora più gravi si manifestano solitamente nelle fasi fenologiche più delicate, ossia quelle precedenti e quelle a cavallo della fioritura. È quindi in tali momenti che diviene indispensabile investire nelle soluzioni che offrano elevata efficacia grazie alla loro lunga persistenza d'azione e alla tenace resistenza al dilavamento. In tal senso, Zorvec Vinabria e Zorvec Vinabel di Corteva Agriscience sono riferimenti tecnici consolidati nei più diffusi protocolli antiperonoporici italiani, dal momento che entrambi offrono un duplice meccanismo d'azione sul metabolismo del patogeno, fattore che gioca anche a favore delle più razionali strategie antiresistenza.

 

  • Zorvec Vinabria offre i vantaggi di Zorvec Active e di folpet, poiché il primo interferisce con la funzionalità della membrana cellulare del fungo (Gruppo Frac 49 - F9), mentre folpet offre una preziosa attività di contatto multi-sito (Gruppo Frac M 04). Duplice anche il livello di protezione a vantaggio dei tessuti vegetali, dal momento che folpet crea una solida barriera sulla superficie trattata, grazie alla spiccata affinità per le cere cuticolari, mentre il carattere translaminare e sistemico di Zorvec Active permette alla sostanza attiva di diffondere nelle piante, proteggendo anche le aree non raggiunte direttamente dall'applicazione. Per tali ragioni Zorvec Vinabria è la soluzione ideale per gli interventi in prossimità della delicata fase della fioritura.
  • Zorvec Vinabel è invece la soluzione da impiegare a cavallo della fioritura, poiché a Zorvec Active è abbinata zoxamide, sostanza attiva particolarmente efficace nella protezione dei grappoli in via di formazione e che afferisce al Gruppo Frac 22 - B3 (inibizione dei processi di polimerizzazione della tubulina). Al pari di Zorvec Vinabria, anche Zorvec Vinabel offre quindi un duplice livello di protezione, dal momento che zoxamide mostra una spiccata affinità per le cere cuticolari, integrando perfettamente il carattere sistemico di Zorvec Active. Per tali ragioni Zorvec Vinabria e Zorvec Vinabel sono le soluzioni ideai per gli interventi in prossimità della delicata fase della fioritura, il primo, e a cavallo della fioritura il secondo. 

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Oidio della vite: massima prevenzione con Talendo® e Talendo® Extra

Al pari della peronospora, anche l'oidio della vite richiede massima attenzione da parte di tecnici e agricoltori. Analogamente a quanto visto per la peronospora, Corteva agriscience propone due diverse soluzioni contro il Mal Bianco: Talendo® e Talendo® Extra. Il primo contiene proquinazid in ragione di 200 grammi per litro, il secondo abbina invece 160 grammi per litro di proquinazid con 80 grammi di tetraconazolo

 

Duplice azione contro l'oidio

Quanto al modo d'azione, proquinazid trova la sua massima espressione in applicazioni di tipo preventivo, dal momento che blocca la formazione dell'appressorio da parte delle spore in fase di germinazione. Ciò impedisce al fungo di formare gli austori coinvolti nell'estrazione dei nutrienti dai tessuti dell'ospite (Gruppo Frac 13 - E1). Inoltre, viene stimolata nelle piante la produzione di fitoalessine, ossia le difese naturali contro le aggressioni dei patogeni. 


Dal punto di vista del comportamento sulla e nella pianta, proquinazid mostra un'elevata affinità per le cere accompagnata da una progressiva sistemia locale che conferisce alla sostanza attiva anche una favorevole attività translaminare. Infine, grazie alle sue caratteristiche fisico-chimiche, proquinazid riesce a diffondere localmente in fase di vapore, proteggendo in tal modo anche le parti della pianta non colpite direttamente dalla irrorazione. La sua spiccata resistenza al dilavamento, dovuta proprio all'elevata affinità per le cere vegetali, si apprezza soprattutto a livello di protezione del grappolo.

 

A queste caratteristiche di proquinazid, in Talendo® Extra si uniscono anche quelle di tetraconazolo, tiazolo che sull'oidio agisce inibendo la biosintesi degli steroli nelle membrane (Gruppo Frac 3 - G1). Grazie alla sua sistemia, tetraconazolo integra e amplia l'azione di proquinazid, mostrandosi efficace Talendo® Extra quando applicato in chiave preventiva, pur mostrando al contempo azione curativa.

 

I meccanismi di azione di proquinazid e di tetraconazolo sono quindi altamente complementari, giocando quindi a favore anche delle più efficaci strategie antiresistenza

 

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La difesa contro gli insetti

Oltre a peronospora e oidio, altre avversità minacciano la vite, come per esempio numerosi insetti parassiti. Contro una gran parte di essi risulta efficace Closer®, insetticida a base di Isoclast active per il quale il 2025 ha portato alcune importanti novità.  

 

Specifico per il veloce contenimento dei principali insetti dall'apparato boccale pungente-succhiante, dal 01/05/2025 al 28/08/2025 Closer® ha infatti ottenuto una deroga per usi di emergenza fitosanitaria. Su Vite da vino e da tavola potrà infatti essere applicato per il controllo di Scaphoideus titanus, vettore come detto della flavescenza dorata, ma anche su altri parassiti della vite, come Empoasca spp., Planococcus ficus, Planococcus citri, Pseudococcus comstocki, Parthenolecanium corni.

 

Caratterizzato da un ottimo profilo residuale, Closer® offre ai viticoltori le necessarie Import Tollerance verso l'estero, risultando conforme alle regolamentazioni dei principali Paesi d'esportazione.


Rispettoso nei confronti dei fitoseidi e dell'entomofauna utile, Closer® non genera acaro insorgenza, amplificando la propria efficacia sui parassiti target grazie alla sua eccellente resistenza al dilavamento.

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