Fusicocco del pesco: di male in peggio

Di solito questa rubrica mira a condividere le diverse opportunità tecniche, talvolta numerose, offerte dalla fitoiatria contro patogeni o parassiti perniciosi per le colture agrarie. Questa puntata, invece, denuncia esattamente l'opposto, ossia l'estrema gravità di un patogeno che sta impattando pesantemente la peschicoltura nazionale, ossia il Fusiccoco (Fusicoccum amygdali), agente dei cancri rameali.

Purtroppo, stando alle più recenti e qualificate testimonianze di campo, le soluzioni attualmente disponibili non riescono ad arginare questa malattia ai livelli di efficacia desiderati e ciò contribuisce al già vistoso trend di abbandono della coltura. Un grido di aiuto, questo, che non proviene da persone "laqualunque", bensì da servizi fitosanitari, cooperative e grandi realtà di trasformazione. Quindi bene sarebbe dare loro ascolto. 

Fusicocco del pesco: sempre più full metal jacket

Raramente si incontrano infatti patologie che presentino aspetti emergenziali quanto il Fusicocco del pesco. Fra i tecnici serpeggia poi il malumore per la dipartita anche dell'ultimo fungicida ritenuto specialistico per questa malattia, ossia tiofanate metile. 

L’ultima etichetta che nelle banche dati ministeriali risultava autorizzata, in deroga, per tiofanate metil riportava infatti nocciolo e pomacee. Su queste ultime venne concessa una deroga per il solo post-raccolta, dal 5 settembre al 29 dicembre 2022, proprio contro i cancri rameali (Cytospora spp., Fusicoccum spp. e Nectria galligena). 

L’ultima etichetta in cui invece figuravano pesco e nettarine, sempre per usi in post-raccolta, risale all'11 luglio 2022 ed era anch’essa un’autorizzazione in deroga dall’8 luglio al 28 ottobre 2022. Quindi è dall’autunno 2022 che questa sostanza attiva non si può più impiegare su pesco e nettarine. Siamo cioè alla terza stagione in cui queste colture non possono più beneficiare dei suoi buoni livelli di efficacia. E i risultati sono ormai sotto gli occhi di tutti i player della filiera peschicola italiana.

Peccato che già nel 2021 emergesse dalle prove di campo come tiofanate metil fosse molto efficace su fusicocco, tema trattato allora da AgroNotizie. Tornando ancor più indietro nel tempo, già nel 2008 la Regione Emilia-Romagna denunciava l’estrema difficoltà di controllare il Fusicocco con i prodotti rimasti a disposizione. In pratica, stando ai tecnici della Regione, dopo la dipartita di benomyl e carbendazim restava in post-raccolta il solo tiofanate metile. Oggi, addio anche a lui.

Quindi, che il Fusicocco sia una brutta bestia lo si sa da decenni. Come pure appare inutile nascondersi dietro un dito ignorando i risultati non certo eclatanti di ciò che è rimasto. Nonostante ciò, non pare si possa invertire questo trend, anche perché a quanto pare di deroghe per tiofanate metile non ne sono state date più. Fatto che a questo punto si spera possa essere riconsiderato in futuro. Con l’attuale situazione in cui versa la peschicoltura nazionale, infatti, non pare il caso di restare ignavi mentre gli agricoltori non sanno più a che santo votarsi. 

Fusicocco di pesco e nettarine: le soluzioni disponibili

Nonostante lo scenario tutt'altro che confortante dal punto di vista del reale contenimento della malattia, contro Fusicoccum amygadali sono al momento riportati ben 12 agenti attivi contenuti nei 42 formulati commerciali all'8 giugno 2025 riportati su Fitogest^® come autorizzati in Italia su pesco e nettarine. Per ogni sostanza attiva o miscela viene riportato il numero di formulati esistente al momento della pubblicazione dell'articolo, nonché i diversi intervalli di sicurezza (PHI).

L'asterisco indica infine l'unico prodotto autorizzato anche in agricoltura biologica:

• captano (1 formulato; PHI 21 giorni);
• difenoconazolo (3 formulati; PHI 7 giorni);
• dodina (7 formulati; 75 giorni);
• Trichoderma harzianum ICC 012 + Trichoderma gamsii ICC 080 (3 formulato; PHI 3 giorni)*;
• rame idrossido + Solfato tribasico di rame (1 formulato; PHI 21 giorni)*;
• rame ossicloruro (2 formulati; PHI 21 giorni)*;
• rame ossicloruro + zolfo (3 formulati; PHI 20 giorni)*;
• solfato di rame neutralizzato (4 formulati; PHI 21 giorni)*;
• solfato tribasico di rame (16 formulati; PHI NN, 21, 40 giorni)*;
• Trichoderma atroviride SC1 (1 formulato; PHI NN)*.

Nota: per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest^®.

In caso fossero sfuggite alla ricerca alcune sostanze attive, si prega le aziende distributrici dei formulati che le contengono di segnalarlo cortesemente alla redazione di AgroNotizie^®: redazione@agronotizie.it.

Disclaimer

AgroNotizie^® condivide lo stato dell'arte dello scibile fitosanitario disponibile, coltura per coltura e avversità per avversità. Non è intenzione né ruolo di AgroNotizie^® svolgere un ruolo di consulente fitosanitario dando indicazioni tecniche a favore di un prodotto anziché l'altro. Anche perché ogni azienda agricola e ogni situazione di campo è storia a sé e non può essere affrontata tramite consigli online. In tal senso, si consiglia quindi di rivolgersi a professionisti che hanno fatto dell'assistenza tecnica la propria professione.