Mosca dell'olivo: gli insetticidi disponibili
Un parassita alla volta: la mosca dell'olivo, Bactrocera oleae o Dacus oleae, conta su molteplici soluzioni, incluse le trappole che permettono la tecnica "Attract&Kill"

Un parassita alla volta: la mosca dell'olivo
Fonte immagine: AgroNotizie® (modificata)
Alla fine dell'estate la mosca dell'olivo sta affilando le armi per gli attacchi più pesanti alle drupe in via di sviluppo e maturazione. Il suo controllo si basa su un attento monitoraggio, al fine di posizionare i trattamenti, o comunque le contromisure, in tempi consoni alla difesa ottimale della coltura.
In tal senso, oltre ai "classici" agrofarmaci applicabili a piena chioma, sono disponibili anche soluzioni "Attract&Kill" basate su installazioni in cui gli adulti di mosca vengono attratti da apposite esche alimentari, salvo poi venire uccise da un insetticida contenuto di solito nei tetti delle istallazioni stesse. In tal caso sono i piretroidi a giocare un ruolo fondamentale, potendo essere impiegati anche in agricoltura biologica non essere applicati a piena chioma.
L'apposizione di queste installazione negli oliveti va prevista già in primavera, grazie alla lunga persistenza della loro azione attrattiva. Fatto che permette di contenere fin da subito le popolazioni del parassita.
Mosca dell'olivo: le soluzioni disponibili
Contro la mosca dell'olivo (Bactrocera oleae) sono al momento riportate 12 sostanze attive contenute nei 70 formulati commerciali al 1° settembre 2025 riportati su Fitogest® come autorizzati in Italia su olivo. Altri 10 formulati riportano invece in etichetta Dacus oleae , basati su alcune delle medesime sostanze attive.
Basandoci quindi sulla prima dicitura, per ogni sostanza attiva o miscela viene riportato il numero di formulati esistente al momento della pubblicazione dell'articolo, nonché i diversi intervalli di sicurezza (PHI), con NN che significa "non necessario". L'asterisco indica infine l'unico prodotto autorizzato anche in agricoltura biologica:
- acetamiprid (2 formulati; PHI 28 giorni);
- azadiractina A (1 formulato; PHI 3 giorni)*;
- Beauveria bassiana - ceppo ATCC 74040 (1 formulato; PHI NN)*;
- ciantraniliprole (1 formulato; PHI NN);
- cipermetrina (9 formulati; PHI NN-3 giorni);
- deltametrina (34 formulati; PHI NN-7 giorni);
- estratto di piretro (11 formulati; PHI 1 giorno)*;
- flupyradifurone (1 formulato; PHI 14 giorni);
- lambda-cialotrina (3 formulati; PHI NN-14 giorni);
- olio minerale (3 formulati; PHI NN-20 giorni)*;
- proteine idrolizzate (1 formulato; PHI NN)*;
- proteine idrolizzate + deltametrina (2 formulati; PHI NN)*;
- spinosad (3 formulati; PHI 7 giorni)*.
Nota: per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest®.
In caso fossero sfuggite alla ricerca alcune sostanze attive, si prega le aziende distributrici dei formulati che le contengono di segnalarlo cortesemente alla redazione di AgroNotizie®: redazione@agronotizie.it.
Disclaimer
AgroNotizie® condivide lo stato dell'arte dello scibile fitosanitario disponibile, coltura per coltura e avversità per avversità. Non è intenzione né ruolo di AgroNotizie® svolgere un ruolo di consulente fitosanitario dando indicazioni tecniche a favore di un prodotto anziché l'altro. Anche perché ogni azienda agricola e ogni situazione di campo è storia a sé e non può essere affrontata tramite consigli online. In tal senso, si consiglia quindi di rivolgersi a professionisti che hanno fatto dell'assistenza tecnica la propria professione.