Capitolo “Insetticidi e lotta integrata” - volume unico - pag. 207-218
àˆ stata svolta una indagine nei pescheti emiliani tendente ad accertare: 1) i principi attivi ad azione insetticida pi๠comunemente impiegati dagli operatori agricoli nella difesa fitosanitaria del esco; 2) il numero di interventi annuali; 3) la presenza di entomofagi ancora attivi nei frutteti (riguardo a trà© litofagi scelti come oggetto di indagine: Pseudoaulacaspis pentagono, Anarsia lineatella, Cydia molesta; 4) le ripercussioni dei trattamenti sulle popolazioni entomofaghe. Accertato che i principi attivi più usati sono i fosforganici, seguiti da cloroderivati, olii bianchi, carbammati e polisolfuri di bario in vario ordine, e che il numero medio di trattamenti è di 5-6, con punte di 9, l'esame delle popolazioni entomofaghe ha rivelato, riguardo a P. pentagono, una presenza generalizzata di Prospaltella berlesi nei nostri pescheti, benchè ovunque a bassa densità , e la presenza, rispetto ad A. lineatella, di due specie parassite: Paralitomastix varilcornis e Apanteles xanthostigmus che attaccano debolmente il fitofago. C. molesta, la cui attività è risultata, nel biennio dei rilievi, estremamente ridotta, non era - certo a causa della rarefazione delle sue popolazioni - parassitizzata. un esame delle rappresentanze numeriche di P. berlesei su peschi non trattati ha dimostrato, poi, che ove la pressione degli interventi diminuisca, o, presumibilmente la lotta venga attuata con prodotti meno esiziali alla fauna utile della grande maggioranza di quelli in uso, è possibile ipotizzare, e con qualche legittimità sperare, in una pronta ripresa dell'attività dei preziosi ausiliari ancora presenti nell'ambiente.
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