Capitolo “Lotta contro i fitofagi” - volume primo - pag. 25-34
Autori: P.L Carniel, A. Cecchini
Si riferisce su un biennio di prove condotte nell'Isontino (Gorizia) a difesa da "Clysia ambiguella" e "Lobesia botrana" con impiego di formulati sia chimici (Metylparathion microincapsulato, Quinalphs, Metomyl, Trichlorphon, Deltametrina e un Piretrinoide sperimentale) che microbiologici ("Bacillus thuringiensis"). Tutti i formulati chimici, differenziandosi dal test non trattato al massimo livello statistico hanno confermato la possibilità di un efficace controllo delle tignole con un solo trattamento indirizzato contro la IIa generazione dei fitofagi - la "carpofaga" - effettuato in rapporto alle catture dei maschi attuate con le specifiche trappole a feromoni; particolare efficacia è stata rivelata dal Metylparathion nella formulazione microincapsulata, caratterizzata da una maggiore persistenza d'azione e ridotta tossicità nei confronti dell'operatore. Tra i formulati biologici a base di "Bacillus thuringensis" il solo "Thuricide", nell'85, ha dimostrato una efficacia verso le tignole statisticamente non diversa dai Piretrinoidi, dal Metomyl e Quinalphods; all'opposto il "Bactucide" in ambedue le annate non è riuscito a conseguire un risultato positivo, non differenziandosi mai dal test. Al numero di catture dei fitofagi con le trappole ha sempre corrisposto un proporzionale danno nei testimoni non trattati.
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