2024
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Liliacee: niente ruggini, c'è Hokonza®

A base di benzovindiflupyr, il prodotto è lo specialista contro le ruggini (Puccinia spp.) di cipolla, cipolline, aglio, porro, scalogno e asparago

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Syngenta: una gamma completa per le liliacee (Foto di archivio)

Fonte immagine: © Beerfan - Adobe Stock

Fra le patologie fungine che affliggono le colture orticole ricadono le ruggini delle liliacee. Cipolla, cipolline, aglio, porro, scalogno e asparago sono infatti colpite da diversi patogeni che afferiscono a questo gruppo di malattie, cioè Puccinia allii, Puccinia porri e Puccinia asparagi, le cui infezioni possono generare danni gravi durante ampie porzioni del ciclo colturale.


Fra le buone pratiche agronomiche, oltre alla sempre virtuosa rotazione delle colture si deve considerare anche il controllo della popolazione vegetale spontanea. Ciò poiché Puccinia allii inizia il proprio ciclo sulle infestanti del genere Allium e solo in seguito infetterà le liliacee coltivate. Una corretta pratica di diserbo permette quindi di salvaguardare le colture sia dalla competizione delle malerbe, sia dalla proliferazione dei patogeni.

Hokonza®: lo specialista contro le ruggini

Autorizzato in Italia nel 2022, Hokonza® si è rivelato un autentico specialista contro le ruggini delle liliacee. La sua sostanza attiva è infatti benzovindiflupyr (Solatenol Technology), fungicida di nuova generazione appartenente alla famiglia chimica degli inibitori dell’enzima succinato deidrogenasi che interferiscono con i processi di respirazione mitocondriale dei patogeni.


Hokonza® è formulato come concentrato emulsionabile, contiene 100 grammi per litro di sostanza attiva e risulta altamente efficace contro le ruggini di cipolla, cipollina, scalogno, porro, aglio e asparago, colture sulle quali va applicato una volta per stagione alla dose di 500 millilitri per ettaro

 

Quanto a tempistiche di impiego, su cipolla, cipollina, scalogno, porro e aglio Hokonza® va applicato nella fase di inizio accrescimento della lamina fogliare, mentre su asparago il trattamento va effettuato quando la coltura abbia sviluppato il 10% della superficie fogliare, motivo per il quale su questa coltura non è necessario alcun intervallo di sicurezza. Per le altre colture, invece, questo è pari a 21 giorni.

 

Syngenta per le liliacee: la forza di una gamma completa

Oltre alle ruggini, le liliacee subiscono gli attacchi di altri patogeni come peronospora, alternariosi, botrite, cladosporiosi, stemfiliosi e marciumi da Sclerotium. Per ciascuna di queste patologie Syngenta propone soluzioni specialistiche efficaci e affidabili, come Ortiva®, Ridomil® Gold R WG e Switch®.


Ortiva® contiene 250 grammi per litro di azoxystrobin ed è autorizzato su liliacee contro Alternaria porri, Cladosporium allii cepae, Peronospora destructor, Puccinia allii e Sclerotium cepivorum, mentre su asparago risulta efficace contro Stemphyliu botryosum e Puccinia asparagi. Fra 0,8 e 1 litro per ettaro le sue dosi di applicazione per un intervallo di sicurezza pari a 21 giorni su porro, 14 su cipolla, aglio e scalogno, mentre non è necessario su asparago, poiché i trattamenti su questa coltura vanno effettuati nelle prime fasi del ciclo vegetativo.


I trattamenti con Ortiva® possono essere inseriti in un programma di difesa che comprende anche Ridomil® Gold R WG, a base di m-metalaxyl e ossicloruro di rame. Il primo è riconosciuto standard di riferimento fra i sistemici, il secondo offre un’efficace azione multi sito per contatto a tutto vantaggio anche delle strategie antiresistenza. Nella stagione di possono effettuare 2-3 applicazioni di Ridomil® Gold R WG alla dose di 5 chili per ettaro, cadenzate ogni 10-14 giorni a seconda della pressione del patogeno e sospendendo i trattamenti a 3 giorni dalla raccolta. 


Formulato in granuli idrodisperdibili a base di ciprodinil e fludioxonil, Switch® è infine lo specialista contro la botrite che nel caso delle liliacee può essere generata da Botrytis squamosa e Botrytis cinerea. Tre le applicazioni annue ammesse, utilizzando la dose di 80-100 millilitri ettolitro a partire dalla comparsa delle condizioni predisponenti la malattia e rispettando un intervallo di sicurezza di 7 giorni su cipolla e di 28 giorni su aglio e scalogno. 

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