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Cimoxanil: il citotropico contro le peronospore

Una molecola alla volta: ammontano a 99 i formulati attualmente riportati in Fitogest® che contengono cimoxanil, di cui 39 da solo e 60 in miscela. Solo 44 sono dati al momento in distribuzione

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Una molecola alla volta: cimoxanil

Fonte immagine: AgroNotizie® (modificata)

Scoperto da DuPont de Nemours nei primi anni '70, poi sviluppato in Europa anche dalla francese Rhône-Poulenc, cimoxanil venne introdotto per la prima volta a livello globale nel 1977 come fungicida efficace nel controllo degli Oomiceti.

 

I suoi target di elezione sono quindi le peronospore delle vite e di numerose colture orticole, esplicando sui patogeni azione sia preventiva sia curativa grazie soprattutto al suo spiccato comportamento citotropico che gli permette di raggiungere il micelio nelle sue primissime fasi di sviluppo.

 

Ciò permise di rivoluzionare i programmi di difesa antiperonosporica, all'epoca basati su trattamenti a calendario con prodotti di copertura dall'azione esclusivamente per contatto. Grazie all'arrivo di cimoxanil e alla sua azione curativa si poterono sviluppare i primi programmi di lotta guidata, anche se ciò creò poi alcuni problemi di efficacia. L'uso esclusivo in chiave curativa, per giunta da solo, fece infatti sì che a cimoxanil venne, per così dire, tirato il collo oltre il suo limite tecnico. 

 

In tempi successivi la sostanza attiva è stata rivalutata e correttamente posizionata in chiave preventiva in miscele con sostanze attive dai meccanismi d'azione complementari. 

 

Famiglia chimica e meccanismo d'azione

Cimoxanil fa capo alla famiglia chimica delle ammidi, per la precisione delle cianoacetammidi-ossime. Al momento il suo meccanismo d'azione non è ancora del tutto chiaro e per tale ragione è stato catalogato dal Frac nel Gruppo 27

 

Recenti ricerche hanno ipotizzato un'azione compromissoria di cimoxanil sui processi di respirazione fungina, inibendo la citocromo c-ossidasi (CcO). Altri studi, svolti su Saccharomyces cerevisiae, sembrano indicare la capacità di cimoxanil di interferire con la biosintesi dell'RNA, probabilmente attraverso l'enzima diidrofolato reduttasi (DHFR) del lievito.

 

Al momento, però, nessuna indagine sembra aver indicato con certezza l'esatto meccanismo d'azione sulle peronospore di questo fungicida. 

 

Cimoxanil in Italia

I primi formulati a base di cimoxanil autorizzati in Italia risalgono al febbraio 1980, quando il marchio commerciale Curzate irruppe nella fitoiatria nazionale. Nello stesso anno arrivarono molteplici miscele a due o a tre vie, per esempio con ditiocarbammati ormai revocati come mancozeb e zineb, o con clorotalonil, parimenti revocato, ma anche con sostanze attive attualmente ancora in uso, come folpet, rame ossicloruro oppure solfato e captano.

 

Risale al 1982 la prima miscela in cui risulta fosetil alluminio e al 1985 quelle con ditianon, captafol, metiram e oxadixil. Il 1986 fu l'anno delle miscele con triadimefon e propineb, mentre il 1987 propose l'ingresso anche della diclofluanide. Nel 1989 vide la luce una miscela con anilazine, fungicida triazinico forse sconosciuto ai più.

 

Nel 1993 fu poi lanciata un'inedita miscela a tre vie con zolfo e rame idrossido, mentre il 1999 vide l'ingresso delle miscele contenenti famoxadone o metalaxil. Inedita miscela a tre vie con metaldeide e diazinone venne autorizzata nel 2001, con il triplice scopo di controllare peronospore, lumache e insetti. 

 

Nel 2006 si affacciò al commercio anche una miscela contenente solfato tribasico, mentre il 2011 vide l'arrivo della prima miscela con zoxamide e di quella con propamocarb. L'isomero "m" di metalaxil giunse invece al fianco di cimoxanil nel 2017. Stesso anno per la miscela con fluazinam. 

 

Infine, nel 2024 è giunta l'inedita miscela a tre vie per la concia delle sementi in cui a cimoxanil sono stati affiancati fludioxonil ed m-metalaxil.

 

Situazione europea e italiana

Al punto 126 del Regolamento di esecuzione (Ue) 2023/1446 della Commissione
del 12 luglio 2023 si afferma che: "In particolare per i casi in cui, ai fini della valutazione dei criteri di approvazione di cui ai punti 3.6.5 e 3.8.2 dell’allegato II del regolamento (CE) n. 1107/2009, l’Autorità ha richiesto informazioni supplementari, la durata della proroga per la sostanza attiva cimoxanil è fissata a 35 mesi e mezzo". 

 

Il comunicato del Ministero della Salute del 30 agosto 2023 stabilisce quindi al 15 agosto 2026 la proroga del periodo di validità dell’autorizzazione dei formulati a base di cimoxanil. In sostanza, in attesa di un suo auspicabile rinnovo, gli usi dell'antiperonosporico sono comunque garantiti per tutta la primavera e l'inizio dell'estate 2026.

 

I formulati inseriti in Fitogest® all'8 ottobre 2025

Come detto, ammontano a 39 i formulati attualmente censiti in Fitogest® che contengono cimoxanil da solo. Esistono però 60 miscele, a due o tre vie, alcune date in distribuzione, altre no. Delle 99 registrazioni attualmente attive, su Fitogest® ne risultano infatti distribuite solo 44

 

Per verificare l'effettivo stato distributivo dei singoli formulati si consiglia quindi di visitare la pagina di Fitogest® dedicata alla sostanza attiva e di cliccare sul pulsante di azione "Trova i prodotti a base di cimoxanil".

 

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