Sclerotinia del colza: i fungicidi disponibili
Un patogeno alla volta: il colza patisce gli attacchi di Sclerotinia sclerotium, ascomicete contro il quale sono al momento autorizzati 15 diversi formulati contenenti 6 differenti sostanze attive
Un patogeno alla volta: la Sclerotinia del colza
Fonte immagine: AgroNotizie® (modificata)
Brassicacea a semina autunnale, il colza patisce delle aggressioni di Sclerotinia sclerotium, patogeno ascomicete che causa marciumi e morte delle piante, soprattutto quando favorito da primavere umide e calde. La Sclerotinia si avvantaggia infatti di umidità superiori all'80% e temperature medie giornaliere di almeno 12°C, "accontentandosi" di termiche notturne di da 7°C in su.
Clerotinia: modalità di aggressione al colza
In primavera la malattia si diffonde dapprima sui petali della pianta tramite ascospore rilasciate dagli sclerozi che hanno superato l'inverno nel terreno. Solo successivamente verranno interessate le foglie e gli steli, sui quali si possono osservare marciumi biancastri e cotonosi sullo stelo, nei quali si svilupperanno gli sclerozi, di color nero, che permetteranno al fungo di sopravvivere per le future stagioni.
Pratiche agronomiche contro la Scletorinia del colza
Una prima pratica preventiva resta ovviamente la rotazione colturale, ricordando però che la Sclerotinia può infettare una vasta platea di colture, come per esempio soia, girasole, pomodoro, leguminose, cucurbitacee, carota e sedano. Esistono poi in commercio anche varietà di colza tolleranti alla malattia, consigliabili soprattutto quando il colza sia componente frequente delle rotazioni colturali.
Sclerotinia del colza: le soluzioni disponibili
Contro Sclerotinia sclerotium sono al momento riportate 6 sostanze attive contenute nei 15 formulati commerciali al 10 ottobre 2025 riportati su Fitogest® come autorizzati in Italia su colza. Per ogni sostanza attiva o miscela viene riportato il numero di formulati esistente al momento della pubblicazione dell'articolo, nonché i diversi intervalli di sicurezza (PHI). L'asterisco indica infine l'unico prodotto autorizzato anche in agricoltura biologica:
- azoxystrobin + difenoconazolo (1 formulato; PHI NN);
- Bacillus subtilis - QST 713 (1 formulato; PHI NN)*;
- difenoconazolo (3 formulati; PHI 56 giorni);
- fluopiram + protioconazolo (1 formulato; PHI 56 giorni);
- metconazolo (1 formulato; PHI 56 giorni);
- metconazolo + protioconazolo (1 formulato; 56 giorni);
- protioconazolo (7 formulati; PHI 56 giorni).
Nota: per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest®.
In caso fossero sfuggite alla ricerca alcune sostanze attive, si prega le aziende distributrici dei formulati che le contengono di segnalarlo cortesemente alla redazione di AgroNotizie®: redazione@agronotizie.it.
Disclaimer
AgroNotizie® condivide lo stato dell'arte dello scibile fitosanitario disponibile, coltura per coltura e avversità per avversità. Non è intenzione né ruolo di AgroNotizie® svolgere un ruolo di consulente fitosanitario dando indicazioni tecniche a favore di un prodotto anziché l'altro. Anche perché ogni azienda agricola e ogni situazione di campo è storia a sé e non può essere affrontata tramite consigli online. In tal senso, si consiglia quindi di rivolgersi a professionisti che hanno fatto dell'assistenza tecnica la propria professione.