Capitolo “Residui e aspetti indesiderabili dei fitofarmaci ” - volume terzo - pag. 439-450
Autori: R. Boni , M. Chianella, P. Maini, C. Mallegni, M. Viglietta
In un canale di irrigazione sono state individuate 5 parcelle consecutive di 500 e 1000 metri, rispettivamente, nel senso della corrente.
Le due parcelle da 1000 metri sono state trattate con il iserbante Arsenal® al 23% di imazapir, alle dosi di 0.5 ed 1 kg/ha di p.a., rispettivamente. Da ogni parcella sono stati prelevati campioni di acqua, prima del trattamento e 2-3 ore ed 1, 2, 3 e 4 mesi dopo, per irrigare 6 diverse colture coltivate in vaso (grano, bietola, cetriolo, carota, pomodoro, erba medica) ed osservare sia la % di germinazione, che la fitotossicità , a diversi intervalli di tempo. Le acque sono state inoltre analizzate chimicamente per il loro contenuto di residui di imazapir. La riduzione di % di germinazione è stata in generale poco importante. La fitotossicità si è manifestata per tutte le colture solo con l'acqua prelevata a 2-3 ore dal trattamento, anche per le parcelle a valle dei trattamenti. Ad 1 mese dal trattamento la fitotossicità risulta minima, mentre nei campioni successivi è nulla o trascurabile. I risultati chimici concordano con quelli biologici.
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