Peronospora della vite: cosa succederà nel 2025 dopo lo stop definitivo a dimetomorf?
Lo storico fungicida finirà presto nel baule dei ricordi andando a raggiungere illustri predecessori come i ditiocarbammati. Quali soluzioni restano e quali sono i loro meccanismi di azione?
Prima toccò a mancozeb, il cui ultimo impiego utile è scaduto nel 2021. Questo è quindi il terzo anno in cui non viene più applicato uno degli antiperonosporici più ampiamente utilizzati contro la peronospora della vite. Un successo dovuto al prezzo accessibile, ma anche e soprattutto alla sua azione multisito e alle sue azioni collaterali contro altre malattie della vite, a partire dall'escoriosi.
Si dubita poi che nel corso dei prossimi mesi vi possano essere ulteriori utilizzi in vigna di metiram, altro ditiocarbammato la cui ultima applicazione è fissata al 28 novembre 2024.
Un altro pezzo da 90 sta però per abbandonare i panorami fitosanitari, cioè dimetomorf. Sostanza attiva ampiamente impiegata come antiperonosporico, soprattutto su vite, troverà il suo ultimo giorno per la commercializzazione il 20 novembre 2024, mentre l'ultimo giorno consentito per l'impiego cadrà il 20 maggio 2025.
Mancheranno 17 differenti formulati
Ovviamente, anche tutti i formulati contenenti dimetomorf in miscela cesseranno d'esistere alla medesime date sopra riportate, pur potendo essere in teoria applicate nel 2025 a programmi antiperonosporici appena avviati.
Non si sa però se tale breve finestra temporale vedrà il gran finale della sostanza attiva, con i viticoltori che ne celebreranno le esequie affidandole la difesa dei vigneti nei primissimi trattamenti, o se si rassegneranno a farne a meno già dal prossimo inverno. Sia come sia, la gran parte dei trattamenti 2025 non potrà più vedere dimetomorf nelle botti degli atomizzatori.
E purtroppo, va detto, poiché dimetomorf occupa tecnicamente un segmento ben preciso nei programmi di difesa grazie alla sua spiccata attività citotropico/translaminare. Derivato dell'acido cinnamico, un componente della cannella, agisce sul patogeno inibendone la biosintesi della parete cellulare e per tale ragione è stato classificato dal Frac nel gruppo 40 - H5.
Grazie alle proprie peculiarità, dimetomorf si è quindi prestato a lungo alla realizzazione di miscele, già pronte o estemporanee, con una molteplicità di altre sostanze attive a differente comportamento sulle piante e dai meccanismi d'azione diversi. Oltre ai citati ditiocarbammati e ai rameici, dimetomorf risulta oggi abbinato anche con ametoctradina, ditianon, folpet e fosetil alluminio per un totale di 17 formulati differenti. Una perdita quindi significativa per molte aziende del settore e per la viticoltura tutta.
Ciò che resta a disposizione dei viticoltori
Di certo, le soluzioni sono ancora numerose, per quanto ogni ulteriore dipartita di sostanze attive stia creando varchi sempre più preoccupanti nei programmi di difesa. Ciò nonostante, a seguire sono elencate le sostanze attive che su Fitogest® risultano attualmente presenti in formulati commerciali autorizzati su vite da vino contro la peronospora. Le sostanze attive sono state riportate in ordine alfabetico, unitamente ai rispettivi meccanismi di azione. In tal modo è intuitivo realizzare come molte di esse agiscano sulla respirazione mitocondriale, seppur a livelli differenti. Un dettaglio non del tutto trascurabile in ottica resistenze:
- ametoctradina: FRAC 45 - C8: Respirazione / Complesso III: citocromo bc1 (ubiquinone reduttasi) al sito Qo, sotto-sito del legame della stigmatellina;
- amisulbrom: FRAC 21 - C4: Respirazione / Complesso III: cytocromo bc1 (ubiquinone reduttasi) al sito Qi;
- azoxystrobin: FRAC 11 - C3: Respirazione / Complesso III: citocromo bc1 (ubiquinol ossidasi) al sito Qo (gene cyt b);
- benalaxyl-m: FRAC 4 - A1: Metabolismo degli acidi nucleici / RNA polimerasi I;
- bentiavalicarb isopropile: FRAC 40 - H5: Biosintesi della parete cellulare / Cellulosa sintasi;
- cerevisane: FRAC BM 02 - BM 02: Sostanze biologiche con meccanismi d'azione multipli / Microbici / Effetti multipli (competizione, mico-parassitismo, antibiosi, ecc.);
- ciazofamid: FRAC 21 - C4: Respirazione / Complesso III: cytocromo bc1 (ubiquinone reduttasi) al sito Qi;
- cimoxanil: FRAC 27 - Meccanismo d'azione sconosciuto / Sito bersaglio sconosciuto;
- dimetomorf: FRAC 40 - H5: Biosintesi della parete cellulare / Cellulosa sintasi (Nota: ultimo giorno per la commercializzazione: 20 novembre 2024; Ultimo giorno consentito per l'impiego: 20 maggio 2025);
- ditianon: FRAC M 09 - Sostanze chimiche con attività multisito / Attività di contatto multisito;
- fluazinam: FRAC 29 - C5: Respirazione / Disaccoppianti della fosforilazione ossidativa;
- fluopicolide: FRAC 43 - B5: Citoscheletro e proteina motoria / Delocalizzazione delle proteine spettrina-simili;
- folpet: FRAC M 04 - Sostanze chimiche con attività multisito / Attività di contatto multisito;
- fosetil alluminio: FRAC P 07 - P 07: Induzione delle difese della pianta ospite / Fosfonati;
- fosfonato di disodio: FRAC P 07 - P 07: Induzione delle difese della pianta ospite / Fosfonati;
- fosfonato di potassio: FRAC P 07 - P 07: Induzione delle difese della pianta ospite / Fosfonati;
- iprovalicarb: FRAC 40 - H5: Biosintesi della parete cellulare / Cellulosa sintasi;
- laminarina: FRAC P 04 - P 04: Induzione delle difese della pianta ospite / Polisaccaridi elicitori;
- mandipropamid: FRAC 40 - H5: Biosintesi della parete cellulare / Cellulosa sintasi;
- metalaxyl: FRAC 4 - A1: Metabolismo degli acidi nucleici / RNA polimerasi I;
- metalaxyl-m: FRAC 4 - A1: Metabolismo degli acidi nucleici / RNA polimerasi I;
- metiram: FRAC M 03 - Sostanze chimiche con attività multisito / Attività di contatto multisito (Nota: Ultimo giorno consentito per l'impiego: 28 novembre 2024).
- olio essenziale di arancio dolce: contatto, FRAC NC - Non specificato / Sito bersaglio sconosciuto;
- oxathiapiprolin: FRAC 49 - F9: Sintesi o trasporto dei lipidi / Integrità o funzionalità della membrana / Omeostasi dei lipidi e loro trasferimento e stoccaggio;
- pyraclostrobin: FRAC 11 - C3: Respirazione / Complesso III: citocromo bc1 (ubiquinol ossidasi) al sito Qo (gene cyt b);
- rame (idrossido, ossicloruro, solfato tribasico, solfato neutralizzato, ossido): FRAC M 01 - Sostanze chimiche con attività multisito / Attività di contatto multisito.
- valifenalate: FRAC 40 - H5: Biosintesi della parete cellulare / Cellulosa sintasi;
- zoxamide: FRAC 22 - B3: Citoscheletro e proteina motoria / Polimerizzazione della tubulina.
Nota: cliccando sui nomi delle sostanze attive si giunge alla pagina in cui si trova l'apposito pulsante "Tutti i prodotti a base di…". In caso poi la ricerca qui riportata non avesse estratto tutte le sostanze attive attualmente autorizzate su vite, in miscela con dimetomorf o meno, si prega di segnalarlo alla redazione di AgroNotizie®.
Usarle tutte, usarle bene
A tutti i tecnici e viticoltori si suggerisce di alternare al meglio i formulati contenenti le summenzionate sostanze attive, anche considerandone le peculiarità tecniche. Alcune agiscono per contatto. Altre per contatto, ma possono penetrare parzialmente nelle lamine fogliari. Altre ancora sono translaminari e dotati di sistemia locale e, ultimi ma non ultimi, altri fungicidi si qualificano come veri e propri sistemici.
In sostanza, una molecola non vale un'altra: tutte andranno quindi impiegate oculatamente in funzione delle fasi del ciclo vegetativo della vite e dello scopo che ci si prefigge, prediligendo sempre l'approccio preventivo e l'alternanza del maggior numero possibile di meccanismi d'azione differenti.