Nottua mediterranea del pomodoro in serra: gli insetticidi disponibili
Un parassita alla volta: contro Spodoptera littoralis risultano censiti su Fitogest® 81 formulati contenenti 20 differenti agenti attivi

Un parassita alla volta: Spodoptera littoralis su pomodoro in serra
Fonte immagine: AgroNotizie® (modificata)
Fra i parassiti del pomodoro coltivato in serra ricade Spodoptera littoralis, nota anche con il sinonimo Hadena littoralis o più "amichevolmente" come nottua mediterranea. Oltre ai pomodori le larve di questo vorace lepidottero attaccano anche altre solanacee, come peperoni e melanzane, pur rinvenendosi anche su diverse leguminose, su cotone e piante ornamentali.
Origini e diffusione
Originaria dell'Africa, Spodoptera littoralis si è diffusa praticamente in tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo, compresa l'Italia, causando danni a molteplici colture con i propri attacchi in fase larvale. Spesso rivaleggia con la nottua gialla (Helicoverpa armigera), obbligando a ripetuti trattamenti insetticidi.
Spodoptera littoralis su pomodoro in serra: gli insetticidi disponibili
Contro la nottua mediterranea sono al momento riportati 20 agenti attivi contenuti negli 81 formulati commerciali al 20 settembre 2025 riportati su Fitogest® come autorizzati in Italia su pomodoro in serra. Di questi, 33 sono autorizzati anche in agricoltura biologica, contando soprattutto su una vasta rappresentanza di ceppi diversi di Bacillus thuringiensis (18 formulati).
Per ogni agente attivo o miscela viene riportato il numero di formulati esistente al momento della pubblicazione dell'articolo, nonché i diversi intervalli di sicurezza (PHI). L'asterisco indica infine l'unico prodotto autorizzato anche in agricoltura biologica:
- azadiractina A (4 formulati; PHI NN-3 giorni)*;
- bacillus thuringiensis kurstaki - ABTS 351 (6 formulati; PHI 2 giorni)*;
- bacillus thuringiensis kurstaki - EG 2348 (2 formulati; PHI 2 giorni)*;
- bacillus thuringiensis kurstaki - PB 54 (6 formulati; PHI 2-3 giorni)*;
- bacillus thuringiensis kurstaki - SA 12 (1 formulato; PHI 2 giorni)*;
- bacillus thuringiensis aizawai - ABTS 1857 (1 formulato; PHI 2 giorni)*;
- bacillus thuringiensis aizawai - GC 91 (2 formulati; PHI 2 giorni)*;
- ciantraniliprole (1 formulato; PHI 1 giorno);
- cipermetrina (5 formulati; PHI 3 giorni);
- clorantraniliprole (1 formulato; PHI 3 giorni);
- deltametrina (30 formulati; PHI 3 giorni);
- emamectina benzoato (1 formulato; PHI 3 giorni);
- lambda cialotrina (6 formulati; PHI 3 giorni);
- metaflumizone (1 formulato; PHI 3 giorni);
- metossifenozide (1 formulato; PHI 3 giorni);
- olio minerale (2 formulati; PHI 20 giorni)*;
- spinetoram (1 formulato; PHI 3 giorni);
- spinosad (8 formulati; PHI 3 giorni)*;
- spodoptera littoralis nucleopoliedrovirus (1 formulato; PHI 3 giorni)*;
- tebufenozide (1 formulato; PHI 3 giorni).
Da notare gli intervalli di sicurezza estremamente ridotti, quasi tutti entro i tre giorni con la sola eccezione dell'olio minerale a cui ne servono venti. Si dubita però che tali soluzioni rappresentino la spina dorsale dei programmi insetticidi contro Spodoptera littoralis.
Inoltre, vista l'abbondanza di soluzioni a differente modalità d'azione, si ritiene missione relativamente facile realizzare strategie anti resistenza contro questo parassita.
Nota: per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest®.
In caso fossero sfuggite alla ricerca alcune sostanze attive, si prega le aziende distributrici dei formulati che le contengono di segnalarlo cortesemente alla redazione di AgroNotizie®: redazione@agronotizie.it.
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