Capitolo “Distribuzione dei Fitofarmaci ” - volume primo - pag. 479-486
Autori: G. Airoldi, P. Balsari
E' stata condotta una indagine in 85 aziende della pianura padana (55 cerealicole e 30 frutticole) per valutare le modalità con le quali gli agricoltori smaltiscono sia la miscela di acqua + prodottofà¬toiatrico residua alla fine del trattamento sia le acque utilizzate per il lavaggio delle macchine irroratrici. Inoltre e' stato analizzato in che modo vengono conservati e, successivamente, eliminati i contenitori dei fitofarmaci. Il quantitativo di miscela mediamente residua nel serbatoio alla fine del trattamento e' risultata minore (2,4 1) nel caso delle irroratrici, rispetto a quella riscontrata negli atomizzatori (14 1). Tuttavia, mentre nel primo caso, la maggioranza degli intervistati ha dichiarato di smaltire tale prodotto irrorandolo puntualmente sul terreno, nel secondo caso tale operazione, sicuramente non ottimale da un punto di vista ambientale, viene effettuata solo dal 20% degli intervistati. Lo studio ha, inoltre, evidenziato che nelle aziende cerealicole vengono mediamente conservati 60 litri di prodotto chimico, mentre in quelle frutticole tale quantitativo risulta pari a oltre 90 l. Lo stoccaggio avviene, nella maggior parte dei casi in locali non propriamente idonei allo scopo ma comunque dotati di serratura. I contenitori vuoti vengono, in entrambe le tipologie di aziende, per lo pi๠bruciati, mentre solo una esigua parte di agricoltori (meno del 3%) provvede al loro conferimento a ditte specializzate. In sintesi, l'analisi effettuata ha evidenziato come gli agricoltori, soprattutto a causa della carenza delle necessario informazioni tecniche, non procedano ad un corretto smaltimento di tali prodotti residui dei trattamenti fitoiatrici.
Con la ricerca avanzata puoi filtrare per titolo, anno, autore e coltura.
Fitogest® è un sito realizzato da Image Line®
® marchi registrati Image Line srl Unipersonale (1990 - 2024)
Utilizzare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell'uso leggere sempre l'etichetta e le informazioni sul prodotto.
Si raccomanda di porre la dovuta attenzione alle frasi ed ai simboli di pericolo che compaiono nell'etichetta ministeriale.